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interrogazione parlamentare Senatore Andrea Marcucci
04-01-15

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Interrogazione parlamentare del
Sen. Andrea Marcucci
22 dicembre 2008

XVI Legislatura

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00466


Atto n. 3-00466 (in Commissione)

Pubblicato il 22 dicembre 2008
Seduta n. 121

MARCUCCI , ROILO , BALDINI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che

in assenza di una disciplina specifica che identifichi e tuteli la categoria degli operatori subacquei e iperbarici, ciascun segmento dell’attività industriale (edilizia, metalmeccanica, petrolchimica e didattico-turistica) utilizza, talora senza poter garantire una reale formazione, operatori in immersione, inquadrandoli contrattualmente nella propria disciplina e categoria;

tale carenza legislativa costringe gli imprenditori italiani che vogliano assumere operatori qualificati a rivolgersi a lavoratori stranieri dotati di brevetto “omologato” con costi molto superiori rispetto alla realtà economica italiana, vedendo così gravemente pregiudicata la competitività;

la recente tragica scomparsa del sommozzatore Alessandro Cuppini, avvenuta in prossimità di una diga sul fiume Brembo mentre eseguiva lavori subacquei per conto della ditta BraidoSub di Trento, impegnata nell’esecuzione di lavori su commissione di Enel S.p.A. rappresenta l’ennesima dolorosa conferma della necessità di dotare questo importante settore di norme specifiche sulla sicurezza dei lavoratori e sui requisiti strutturali e procedurali di cui le imprese debbano disporre per poter eseguire interventi di lavoro subacqueo con immersione umana,

si chiede di sapere quali provvedimenti, anche di natura normativa, il Ministro in indirizzo intenda adottare per tutelare in termini contrattuali e di sicurezza antinfortunistica gli operatori subacquei e iperbarici, nonché tutti i lavoratori e le aziende di questo settore.

VEDI LINK SENATO:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=333887

 



 

Legislatura 16º - 11ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 52 del 04/02/2009


 

LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE    (11ª) 

 

MERCOLEDÌ 4 FEBBRAIO 2009

52ª Seduta (antimeridiana) 

 

Presidenza del Vice Presidente

MORRA 

            Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Viespoli.     

            La seduta inizia alle ore 9.

PROCEDURE INFORMATIVE 

Interrogazioni   

            Il sottosegretario VIESPOLI  risponde all'interrogazione n. 3-00455, dei senatori Roilo ed altri, segnalando che la legge n. 31 del 2008, di conversione del decreto-legge n. 248 del 2007, all'articolo 6, comma 1, ha prorogato al 28 luglio 2008 il mandato quadriennale dei Consigli di indirizzo e vigilanza di INPS, INAIL, INPDAP e IPSEMA, in attesa di una razionalizzazione del sistema degli Enti pubblici previdenziali e assicurativi. Il successivo commissariamento degli Enti è avvenuto in attuazione dell'articolo 74, comma 1, lettere da a) a c) della legge n. 133 del 2008, che prevede l'adozione di provvedimenti di riorganizzazione per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ivi inclusi gli Enti pubblici non economici, secondo principi di efficienza, razionalità ed economicità, onde assicurare la complessiva riduzione delle relative spese di funzionamento. In seguito, la necessità di procedere ad un'istruttoria supplementare finalizzata ad una corretta ponderazione dei parametri di rappresentatività delle organizzazioni sindacali per la ricostituzione dei Consigli di indirizzo e vigilanza degli Istituti ha comportato il conferimento ai Commissari  delle competenze spettanti a tali organismi, non oltre il 31 dicembre 2008. Con decreti del 2 gennaio 2009, i Consigli di indirizzo e vigilanza sono stati ricostituiti; analogamente, è prevedibile la ricostituzione dei Consigli di amministrazione degli enti pubblici previdenziali entro il 31 marzo 2009, termine di scadenza previsto per i commissari straordinari. Per quanto attiene, invece alla problematica sollevata nell'atto ispettivo in merito al ruolo dei Comitati provinciali INPS, il Sottosegretario precisa, in via preliminare, che non sussiste alcun collegamento tra il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di indirizzo e vigilanza da una parte e i suddetti comitati dall'altra. Questi ultimi, infatti, ai sensi dell'articolo 44 della legge n. 88 del 1989, sono costituiti con decreto del Direttore provinciale del lavoro e sono composti da rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria su designazione delle stesse organizzazioni. In particolare, in ordine a tale specifico punto, l'INPS ha precisato che la citata legge n. 88 prevede che presso ogni sede provinciale dell'Istituto operi un Comitato provinciale, le cui competenze sono relative alle decisioni sui ricorsi in materia di prestazioni pensionistiche e assistenziali. L'articolo 20, comma 11, della legge n. 133 del 2008 - nel modificare l'articolo 43 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 639 del 1970 - ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2009, la soppressione degli emolumenti ai componenti dei Comitati provinciali. L'Istituto, nell'ambito di un complessivo ridisegno strutturale degli organi che operano al suo interno ed in ottemperanza ad una serie di interventi normativi che si sono succeduti, diretti alla razionalizzazione e al contenimento delle spese relative ad organismi collegiali, ha provveduto all'adeguamento delle proprie funzioni centrali e periferiche. In particolare, con determinazione commissariale n. 108 del 3 dicembre 2008, è stato deliberato il nuovo Regolamento per la disciplina delle riunione dei Comitati centrali e periferici dell'INPS, che ha visto l'adozione di una serie di misure organizzative finalizzate ad assicurare il pieno svolgimento delle attività istituzionali dei Comitati.

Il senatore ROILO (PD), nel dichiararsi soddisfatto con specifico riferimento a quanto precisato dal rappresentante del Governo riguardo ai Consigli di indirizzo e di vigilanza degli Enti previdenziali ed assicurativi, auspica che alla scadenza del commissariamento ne venga ripristinato l'ordinario funzionamento istituzionale. Prende altresì atto con soddisfazione delle precisazioni riferite al ruolo dei Comitati provinciali.

            Il sottosegretario VIESPOLI risponde all’interrogazione n. 3-00466 (primo firmatario il senatore Marcucci), richiamando preliminarmente la normativa sui lavori in mare attualmente vigente, che identifica tre categorie professionali di lavoratori iperbarici e subacquei (cassonisti, palombari e sommozzatori in servizio locale), per ciascuna delle quali individua specifici requisiti fisici e di formazione professionale. Sotto il profilo della tutela antinfortunistica, sono competenti l’INAIL, per i marittimi che esercitano la pesca nelle acque interne con natanti fino a 10 tonnellate, e l’IPSEMA per tutti gli altri, compresi i marittimi addetti alla navigazione. Per quanto riguarda la categoria dei sommozzatori, il Sottosegretario precisa che i lavoratori che siano dipendenti statali godono della tutela assicurata dalla gestione per conto dello Stato attuata dall’INAIL; i sommozzatori dipendenti da aziende private, per i quali sussiste l’obbligo assicurativo INAIL, ricevono la tutela prevista alla tariffa 9142 della gestione industria; quelli titolari di azienda individuale, in quanto lavoratori autonomi, sono invece esclusi dalla tutela dell’INAIL. Evidenzia quindi che l’IPSEMA provvede alla gestione dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli equipaggi delle navi e galleggianti adibiti alla navigazione e pesca; in particolare, se negli equipaggi è presente personale adibito ad attività di palombaro e sommozzatore, l’IPSEMA provvede a gestire l’assicurazione anche per tali specifiche mansioni, attraverso il ricorso ad un tariffario apposito, legato alla natura particolare del rischio lavorativo. La disciplina dunque – conclude  il Sottosegretario – è oggettivamente lacunosa; e in questo senso l’atto ispettivo rappresenta un utile stimolo a rivederla, al fine di garantirne una maggiore omogeneità e organicità. Anticipa pertanto il proprio personale impegno in questa direzione.

Replica il senatore MARCUCCI (PD), dichiarandosi soddisfatto per la risposta. Il settore, benché di ridotte dimensioni, riveste tuttavia un grande interesse, sia in termini economici che sotto il profilo della sicurezza del lavoro. L'atto di sindacato ispettivo in questione intendeva appunto segnalare le notevoli carenze normative esistenti e in questo senso, nel prendere atto con soddisfazione degli intendimenti del Governo, finalizzati ad integrare e riorganizzare la disciplina, si dichiara disponibile a collaborare per ogni necessario approfondimento.

            Nel rispondere all’interrogazione n. 3-00489 della senatrice Blazina ed altri, che prende spunto dagli incidenti mortali avvenuti recentemente in Friuli Venezia Giulia per affrontare la più generale tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro, il sottosegretario VIESPOLI, manifesta in primo luogo il proprio personale cordoglio per i lavoratori deceduti e ribadisce che il Governo considera la salute e la sicurezza nei posti di lavoro obiettivo di fondamentale rilevanza. In questo quadro, il suo Dicastero, al fine di garantire l’uniformità della tutela in ogni luogo di lavoro e su tutto il territorio nazionale, ha posto in essere diverse attività ed interventi, per contrastare il fenomeno infortunistico. In particolare, sono state raccolte le designazioni dei componenti della Commissione consultiva per la saluta e sicurezza sul lavoro, alla quale sono riservate importanti competenze in materia, ed è stato predisposto il relativo decreto. E’ stato inoltre avviato un confronto con regioni e parti sociali per la predisposizione del decreto di attuazione in base al quale inizierà ad operare il Fondo di sostegno per i rappresentanti dei lavoratori territoriali, per le piccole e medie imprese per gli organismi paritetici. E’ già stato predisposto l’accordo per l’utilizzo delle risorse per una campagna di comunicazione (per 20 milioni di euro), a cura del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, e formazione (per 30 milioni di euro), a cura delle regioni, sulla salute e sicurezza sul lavoro. Il relativo provvedimento è stato adottato dalla Conferenza Stato-regioni lo scorso 20 novembre e, successivamente, regolarmente registrato dalla Corte dei conti.

            Al fine di realizzare il Sistema informativo nazionale per la prevenzione, è stato inoltre predisposto lo schema di decreto volto a disciplinare la condivisione dei dati infortunistici e delle informazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, già approvato in sede tecnica dalle regioni. E’ stato stipulato con le regioni ed il Ministero della pubblica istruzione, dell’università e della ricerca un protocollo d’intesa, per l’attivazione di progetti sperimentali in tema di salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole, finanziati a carico del PON del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; inoltre, è stato promosso un protocollo d’intesa con le regioni in materia di vigilanza. Su questo tema specifico, inoltre, una Direttiva adottata dal ministro Sacconi il 23 settembre scorso ha fornito specifiche indicazioni agli organi ispettivi dell’amministrazione del lavoro che dovranno operare in stretto e costante raccordo con le ASL. Infine, iniziative promozionali in materia di sicurezza sono state attuate anche dall’ISPESL.

            Tutte queste linee di intervento si basano sulla cooperazione interistituzionale, volta a consentire alle amministrazioni e agli enti preposti al controllo di migliorare i livelli di programmazione e di attuazione degli interventi, secondo una linea favorevole al confronto e alla partecipazione delle parti sociali. Particolare attenzione viene posta alla promozione della cultura dell’informazione e della formazione dei lavoratori, finalizzata al riconoscimento dei rischi specifici dell’attività lavorativa a cui possono essere esposti, e alla adozione di misure preventive e protettive più efficaci.

            La regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, in attuazione di un protocollo d’intesa con la direzione regionale dell’INAIL, siglato nel 2008 e recentemente rinnovato,  ha contribuito a realizzare varie iniziative di promozione della cultura della sicurezza. In attuazione di tale protocollo, la competente Agenzia regionale del lavoro sta attuando un progetto di diffusione della cultura sicurezza sul lavoro all’interno delle scuole.       L’iniziativa è incentrata sul concetto di prevenzione del rischio, richiamando, a tal fine, anche i principi della strategia dell’Unione europea in materia di sicurezza, intesa dunque non solo come prevenzione specifica, ma anche come promozione del benessere sul luogo di lavoro da impartire fin dal momento della formazione scolastica.

A margine delle attività di studio, informazione e divulgazione, sono state realizzate azioni di raccordo e di coordinamento tra i soggetti interessati in vario modo al tema della sicurezza. Di particolare rilevanza, a tal proposito, è la sottoscrizione di un accordo con le parti sociali per realizzare interventi in materia di sicurezza a favore dei lavoratori e delle imprese. Tale intesa si propone, tra l'altro, di rafforzare ed estendere il ruolo della formazione rivolta alla sicurezza per gli apprendisti e di promuovere azioni di sensibilizzazione e aggiornamento professionale per i lavoratori, azioni di  rilevazione e studio e campagne di informazione.

Con specifico riferimento alla realtà di Trieste, il Sottosegretario fa presente che il personale ispettivo della Direzione del lavoro territorialmente competente svolge attività in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in stretta collaborazione con l'azienda sanitaria, anche attraverso ispezioni congiunte. Nel settore edile, viene posta particolare attenzione e vengono effettuate specifiche verifiche in ordine all'avvenuta formazione e informazione dei lavoratori in materia di sicurezza. Il 12 dicembre scorso, la Direzione del lavoro ha sottoscritto con la Prefettura, l'azienda sanitaria e con il comitato paritetico territoriale per la provincia di Trieste un protocollo d'intesa per la promozione della sicurezza del lavoro proprio nei cantieri edili. In particolare, per quanto concerne l'organico degli ispettori del lavoro nel corso del 2008, sono stati assunti 279 ispettori risultati idonei nei relativi concorsi banditi nel 2004; la graduatoria del concorso per l'assunzione di ispettori tecnici, risulta, invece, già esaurita. Nel corso del 2009, l'Amministrazione peraltro farà ricorso alle procedure per la richiesta di integrazione dei fondi, atteso che saranno immesse in servizio ulteriori unità di ispettori risultati idonei nelle relative procedure concorsuali.

Quanto alla regione Friuli Venezia Giulia, a fronte dei 23 posti di ispettore del lavoro previsti dal bando di concorso regionale del novembre 2004, con le risorse aggiuntive ottenute, oltre alle predette unità vincitrici, sono state immesse 35 unità aggiuntive, incrementando l'organico di 58 unità complessive. Attraverso tali interventi di rafforzamento dei nuclei ispettivi - conclude il Sottosegretario - si intende perseguire in modo più efficace il contrasto al lavoro nero ed irregolare, allo scopo di garantire il pieno rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La senatrice BLAZINA (PD) ringrazia il Sottosegretario per l'ampia risposta alla sua interrogazione, che ritiene esaustiva dei quesiti da lei sollevati. Nel richiamarsi alle risultanze di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi in Friuli dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, auspica che il Governo si faccia pienamente carico della efficace applicazione della normativa antinfortunistica, onde scongiurare il pericolo che nell'attuale momento di crisi si verifichi all'interno delle aziende una diminuzione delle tutele a favore dei lavoratori. Auspica che in questo quadro l'Esecutivo promuova una campagna permanente di informazione, formazione e messa in sicurezza, atteso che la problematica, lungi dall'essere limitata alla regione Friuli Venezia Giulia,  riveste valenza generale.

In considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, il presidente MORRA dichiara chiusa la seduta, rinviando la trattazione dei rimanenti punti all'ordine del giorno alla seduta pomeridiana.

 

            La seduta termina alle ore 9,30.

 

VEDI LINK SENATO:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=391205