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CEDIFOP news 2007-17

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Comunicato

CEDIFOP news n. 11 - Maggio 2007 - articolo 017
Comunicato
(di Manos Kouvakis)

Salve a tutti
nella news di Maggio, dando continuità all'annunciato Convegno del 14 aprile scorso, riportiamo i vari articoli che sono stati scritti sul Convegno, ribadendo il concetto che una legge sulla subacquea professionale/industriale è sempre piu necessaria affinchè questo settore abbia finalmente il suo giusto riconoscimento.

Tutti i tentativi di mischiare la subacquea sportiva (agonistica), ricreativa (diving) con quella professionale/industriale (palombari, sommozzatori, OTS, OTI) non possono che essere criticate sia da noi, che da tutti quelli che durante il convegno del 14 aprile hanno con i loro interventi ribadito questo concetto (IDSA, CMAS, ADISUB, RSTC). E' anche questo che ci porta a contestare la validità della proposta 1394 dell'On. Bellotti (dicembre 2006), che è l'ennesimo tentativo di globalizzare le attività subacquee, facendo confusione e non definendo gli ambiti di competenza degli OTS. Per esempio, le disposizioni dell'ordinanza n.ro 77 del 1992 della capitaneria di porto di Ravenna vengono completamente ignorate. Non vengono definiti gli ambiti lavorativi degli OTS in maniera netta, nè vengono menzionati gli standard minimi per la loro qualificazione.

E' un tentativo che porterà di nuovo un altro vuoto legislativo, almeno per il settore professionale/industriale. Mi sembra un regresso che squalifica l'OTS Italiano e non un progresso che permette il riconoscimento dei nostri operatori anche all'estero, contrariamente agli intenti manifestati dal legislatore nella parte introduttiva.

Anche per tutto questo è stato organizzato il convegno del 14 aprile scorso a Palermo. (http://www.cedifop.it/1997/le%20foto.htm)

E' nostra convinzione, che c'è assolutamente bisogno di una legislazione separata per chi fa la professione di OTS da chi fa la professione di subacqueo sportivo o ricreativo, con disposizioni e leggi nettamente separate.

Tutto questo, ma anche tantissime altre osservazioni in negativo, portano la nuova proposta legislativa ed essere da noi contestata e discutibile nella sua validità, e che ci obbliga moralmente a continuare sulla strada intrapresa per presentare le basi di una nuova proposta legislativa che viene dagli operatori che da anni operano nel settore sia come associazioni internazionali di categoria, sia come ditte di lavori subacquei, sia come enti di formazione nel settore, ma anche e soprattutto dagli operatori che esercitano la professione di OTS.

Noi continueremo nel nostro intento di definire, nelle prossime settimane, le basi di una proposta legislativa dedicata al settore della subacquea professionale/industriale, che qualifica l'operatore tecnico subacqueo italiano sia a livello nazionale che internazionale, sperando dopo tanti decenni e dopo tanti tentativi, di riuscire a sensibilizzare i legislatori ad approvare una legge lineare e senza ambiguità, che rappresenti equamente e valorizzi tutti gli operatori del settore della subacquea professionale industriale.

 
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