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CEDIFOP news articolo 074

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Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE III

CEDIFOP news n. 40 - Ottobre 2009 - articolo 074
Sulla strada di un testo unico fra le proposte: 344 BELLOTTI, 2369 LO PRESTI e 2509 CARLUCCI.
Verso una nuova legge sugli OTS - PARTE III
(di Manos Kouvakis)

Con l’esame degli emendamenti presentati, la proposta di legge BELLOTTI/LO PRESTI/CARLUCCI, ha completato l’iter nel Comitato Ristretto della Commissione Lavoro, che ha già presentato la sua versione definitiva. Adesso affronterà il resto del percorso alla Camera e al Senato. Sono arrivati i primi consensi delle Commissioni Parlamentari: FINANZE (VI); ATTIVITA’ PRODUTTIVE (X) e COMMISSIONE PER LE QUESTIONI REGIONALI, mentre dopo una prima lettura è stato rimandato a data successiva l’esame e il parere delle commissioni GIUSTIZIA (II), AMBIENTE (VIII), TRASPORTI (IX) E POLITICHE UN. EUROPEA (XIV), e si aspetta ancora il parere delle commissioni rimanenti.

Nella versione definitiva, nella parte riguardante gli OTS, ci sono alcuni punti interessanti presenti nella proposta 2369 dell'On. LO PRESTI, come l'obbligatorietà di un percorso formativo specifico da OTS, già previsto dal Decreto Ministeriale del 1982, ma rafforzato dal riferimento alla conformità agli standard HSE, l'obbligatorietà del brevetto oltre che l'attestato di qualifica professionale di OTS e un percorso obbligatorio nel settore metalmeccanico (approfondiremo questo punto nelle prossime news), la parte sanzionatoria, che era presente nella proposta legislativa del Senatore Battaglia del 1997; e anche su questo argomento ritorneremo a parlare nei prossimi mesi.

Ma anche punti dove la fretta (?!!), la incolpevole (?!!) incompetenza (?!!), o altro (?!!), sta rovinando l'opportunità di equiparare la nostra legislazione a quella degli altri paesi europei, pregiudicando e compromettendo l’opportunità, per l'Italia, di fare ulteriori passi avanti, come per esempio entrare dell'approved list dell'HSE con percorsi formativi per il TOP UP o il CLOSED BELL DIVING, penalizzando chi lotta per portare in Italia quello che c’è di diritto negli altri Paesi, che hanno legiferato opportunamente nel settore della subacquea industriale. Anche qui nelle prossime news criticheremo punto per punto, motivando le nostre critiche, quello che a noi sembra incoerente, sperando di essere di aiuto a trovare, finché c'è tempo, delle soluzioni adeguate.

Cominciamo con la prima critica da una semplice osservazione: nel 1992, la Capitaneria di Porto di Ravenna, ha emanato l'Ordinanza n. 77 che da le direttive su come operare fuori dalle aree portuali in sicurezza, (cosi come si propone la nuova proposta legislativa, non solo per Ravenna, ma per tutto il territorio Italiano), stabilendo regole fondamentali, riconosciute nella loro validità dagli operatori seri del settore. Questa Ordinanza vigente negli ultimi 17 anni, frutto di esperienza e collaudata nella sua efficienza, era stata ripresa e riportata per intero nella proposta 2369 dell’On. Lo Presti, e successivamente negli emendamenti presentati dallo stesso, che non sono stati presi in considerazione dal Comitato Ristretto della Commissione Lavoro del relatore On. Di Biagio, anche per la mancata presenza dell'On. Lo Presti o chi per lui, nella giornata decisiva. Un passo indietro nel proporre la legge e sicuramente una falla nel settore della sicurezza, molto importante nella subacquea.

Ci chiediamo i motivi che hanno indotto ad ignorare questo importante passaggio della proposta Lo Presti, se è stata l'inesperienza o una volontà specifica di ignorare quello che da 17 anni è realtà in un ambiente, come quello del comprensorio di Ravenna, dove l'attività dei lavori subacquei è molto intensa.

On. Aldo di Biagio e On. Lo Presti, ci piacerebbe avere una risposta sull'argomento!

Ecco uno dei punti, ma ce ne sono ancora tanti, che vorremo portare alla luce nei prossimi mesi, sperando che le critiche siano di aiuto, prima dello sprint finale, quando la proposta legislativa sarà portata alla Camera e al Senato, e anche lì, dove sta nascendo qualcosa di alternativo, lontano da interessi di parte o altro, ma...


Ma la strada è lunga e piena di molti ostacoli ancora da superare!
continua...



 
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