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CEDIFOP news - articolo 237

CEDIFOP news > 2016
Sviluppo e prospettive del commercial diver Italiano
CEDIFOP news n. 126 - novembre 2016 - articolo 237
Inervista al direttore del CEDIFOP 

(di Emanuela Chinnici)


Un’opportunità anche per gli studenti universitari in termini di specializzazione in un settore molto particolare, quello subacqueo. Il Centro Europeo di Formazione Professionale – CEDIFOP che ha sede dentro il porto di Palermo dal 1992 offre corsi specifici per diventare subacquei industriali. Il percorso passa dai corsi base per operatore tecnico subacqueo – OTS (con successiva iscrizione al registro dei sommozzatori del Ministero dei Trasporti presso una capitaneria di porto) ai corsi preparatori per i tre livelli successivi di formazione, inshore air diver, offshore air diver e offshore sat diver che permettono l’iscrizione al repertorio telematico della Regione Sicilia (in base alla legge regionale numero 7 del 21 Aprile 2016).

Quali sono i requisiti per accedere ai corsi realizzati dal CEDIFOP?
Per diventare subacquei industriali è necessario essere in possesso dei primi due brevetti della subacquea sportiva ricreativa (Open Water Diver e Advanced) e avere raggiunto la maggiore età. Per gli archeologi subacquei e i biologi marini i corsi CEDIFOP rappresentano una ulteriore specializzazione indubbiamente spendibile nel mondo del lavoro.

Quali sono gli sbocchi lavorativi?
La figura del subacqueo industriale è abbastanza richiesta e gli sbocchi lavorativi dipendono dal livello di specializzazione raggiunto. In qualità di OTS i lavori si svolgono principalmente in ambito portuale per la costruzione di cantieri subacquei in sicurezza. Per inshore air diver gli sbocchi occupazionali possono variare: lavori di saldatura subacquea, recupero o demolizione di relitti “salvage diving”, interventi portuali “harbour diving” e operazioni di ispezione, carenaggio, manutenzione e riparazione delle navi e degli ormeggi, ma anche operazioni più semplici come posizionamento boe, controlli, ecc. nelle aree portuali e di demanio marittimo (costiero e acque interne). Per i due livelli di offshore il lavoro si svolge principalmente sulle piattaforme petrolifere e si possono raggiungere buoni livelli retributivi.

Quali sono i punti di forza di questi corsi?
Si tratta di formazione conforme agli standard formativi internazionali in riferimento ai tempi di immersione, di fondo e attività, stabiliti dalla didattica I.D.S.A. – International Diving Schools Association per il livello di qualifica richiesta. Va sottolineato che, per gestire con professionalità e sicurezza e in modo ottimale le attività subacquee al servizio dell’industria nei cantieri sia inshore che offshore, devono coesistere contemporaneamente le tre fondamentali tipologie di standard internazionali e cioè: standard formativi (IDSA), standard operativi (IMCA) e standard di sicurezza (HSE), standard che sono da anni alla base dei percorsi formativi CEDIFOP.

Come viene tutelato dal punto di vista normativo la professione del subacqueo industriale?
Il decreto ministeriale del 1979 e i due decreti integrativi del 1980 e del 1982 tutelano la figura dei subacquei industriali all’interno delle aree portuali. La Regione il 21 aprile 2016 crea delle regole per salvaguardare le attività al di fuori delle aree portuali indicando i tre livelli di formazione inshore air diver, offshore air diver e offshore sat diver, rispettivamente per immersioni fino a 30, 50 e oltre 50 metri. La legge regionale siciliana prevede, inoltre, presso l’Assessorato regionale al lavoro l’istituzione di un repertorio telematico della Regione Sicilia attraverso il quale richiedere l’iscrizione e ricevere una card nella quale verranno inseriti tutti gli estremi del percorso formativo compiuto dal richiedente. La card, regolamentata dalla normativa regionale, ha una spendibilità in tutto il territorio europeo grazie ad una direttiva del 2005 e trasforma la Sicilia in un punto di riferimento per tutto il Mediterraneo e l’Italia intera.


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