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CEDIFOP news articolo 142

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La certificazione del TOP UP secondo gli standard IDSA, HSE, IMCA ed ENI in ambito offshore

CEDIFOP news n. 80 - febbraio 2013 - articolo 142
La certificazione del TOP UP secondo gli standard IDSA, HSE, IMCA ed ENI in ambito offshore
(di Manos Kouvakis)

Torniamo di nuovo a parlare di certificazioni e corsi, per definire meglio concetti e obbiettivi dei vari corsi del settore, cercando di definire una linea guida che permetta di indicare un percorso formativo valido e corretto a livello internazionale.

Ma, in premessa, occorre fare alcune precisazioni che successivamente serviranno a capire le varie differenze:

1) IDSA (International Diving Schools Association) con sede a Malestroit, Bretagna, Francia, rappresenta una didattica (l’unica) nel settore della subacquea industriale. Essa è l’analogo di quello che rappresentano PADI/CMAS/ISDA/SSI ecc nella subacquea sportiva. IDSA non fa altro che definire tempi di fondo, esercitazioni obbligatorie, attrezzature specifiche da utilizzare e procedure nella gestione dei vari livelli della subacquea industriale, sia per il basso che per l’alto fondale. IDSA riconosce solo 15 scuole FULL MEMBER in tutto il mondo (2 in Asia, 1 in Africa, 2 in USA e 10 in Europa, di cui 1 sola in Italia il CEDIFOP) esse sono sottoposte a controlli obbligatori triennali (audit) per la verifica dell’applicazione corretta degli standard. Nell’IDSA, inoltre, confluiscono anche altre ditte e/o scuole che ancora non sono al livello di FULL MEMBER, ma soltanto membri associati o affiliati. La differenza sta nel fatto che queste ultime non hanno l’obbligo di mantenere gli standard della didattica e l’obbligo degli audit, ma non possono neanche rilasciare le certificazioni IDSA. Un esempio di queste scuole è la scuola di Fort William in Scozia (The Underwater Centre) mentre una scuola FULL MEMBER IDSA in UK è l’Interdiver di Plymouth (UK). (http://www.idsaworldwide.org/html/members.html). IDSA ha quattro livelli di riconoscimento nell’inshore diving e nell’offshore diving rappresentati dai livello 1, livello 2, livello 3 e livello 4.

2) L’HSE inglese aderisce all’OSHA(https://osha.europa.eu/it/about/organisation/focal_points) cosi come l’INAIL Italiano (ente equivalente all’HSE in Italia), da qui la validità dell’HSE – UK solo in Inghilterra così come l'INAIL ha validità solo in Italia. A differenza dell’INAIL Italiano, l’HSE riconosce una serie di percorsi formativi nella subacquea industriale, come validi per lavorare in UK. HSE-UK ha quattro livelli di riconoscimento nell’inshore diving o nell’offshore diving che sono:
a. SCUBA
b. SCUBA e SURFACE
c. SURFACE TOP UP
d. CLOSED BELL
Per cui dire “riconosciuto HSE”, senza far riferimento al livello di riconoscimento, è assolutamente errato, perché può trarre in inganno chi non è a conoscenza dell’esatto significato. Va sottolineato che il riconoscimento NON può riguardare la scuola specifica (questo comporterebbe un automatico riconoscimento anche di quei corsi che non rientrano nei quattro livelli indicati o nei parametri dell’HSE-UK per uno qualsiasi di questi livelli) ma i percorsi formativi singoli, fatti da una scuola, che rientrano nei parametri indicati. Il che vuol dire che l’inserimento della dicitura “riconosciuto HSE-UK” nella carta intestata (come fa una scuola di Roma) è illegittimo e ingannevole, perché assolutamente FALSO. Il riconoscimento di uno di questi livelli da parte dell’HSE è assolutamente gratuito e avviene dopo un esame e una valutazione dei contenuti di un percorso formativo.

3) IMCA è una associazione internazionale formata principalmente da imprese che operano nell’ambito offshore, esse pagano annualmente una quota di adesione. Anche qui, come nell’IDSA, ci sono diversi livelli di adesione che vanno

a. dalla semplice adesione come “Corrispondente” che permette l’uso del logo dell’IMCA (in Italia diverse strutture e/o associazioni aderiscono come “corrispondenti”, ad esempio AISI ed altre). Questo tipo di adesione da diritto solo all’uso del logo dell’IMCA e a ricevere informazioni sulle attività dell’associazione, ma non prevede alcun controllo dal parte dell’IMCA per qualsiasi cosa l’ente aderente fa, ma solo un annuale versamento della quota di iscrizione.

b. L’adesione come “Fornitore” IMCA per la fornitura di servizi o attrezzature, implica dei semplici controlli da parte dell’IMCA.

c. Riconoscimento come “Contractor” cioè Full Member IMCA nell’offshore diving, riservato alle aziende che chiedono il controllo degli ispettori IMCA i quali verificano attrezzature, procedure e quant’altro previsto dall’IMCA. E’ una adesione molto costosa, ma garantisce che l’azienda sottoposta a tale procedimento applica il top mondiale in tema di sicurezza durante le operazioni offshore Cioè è un marchio di qualità ad altissimo livello, che da massima affidabilità a livello mondiale. Difficilissimo da ottenere per costi e controlli.

d. Ci sono inoltre altri riconoscimenti IMCA che possono anche essere abbinamenti di riconoscimenti/adesioni precedenti o che possono includere altri settori come ROV ecc. Il tutto è specificato sul sito dell’IMCA. Qui rientrano le scuole che vengono autorizzate dall’IMCA a svolgere uno dei quattro corsi IMCA, che sono supervisor di basso fondale, supervisor di alto fondale, assistente tecnico per le immersioni con la campana chiusa e Diver Medic. Questo tipo di adesione / riconoscimento / idoneità avviene solo tramite controllo diretto dell’IMCA a seguito di audit iniziale, che successivamente si ripete ogni 3 anni per il mantenimento di questo status. Questo tipo di riconoscimento è quello che ha CEDIFOP per lo svolgimento dei corsi per Diver Medic. Il riconoscimento cessa di esistere se l’ente non supera uno dei successivi audit sull’idoneità del percorso formativo durante il controllo IMCA.

Anche qui va sottolineato che IMCA NON FA e NON HA MAI FATTO corsi per OTS, ma come HSE riconosce alcuni percorsi formativi, solo in ambito offshore, a livello internazionale a partire dal TOP UP per il basso fondale e del CLOSED BELL per l’alto fondale (quindi qualsiasi corso per OTS che secondo la legislazione Italiana serve per attività lavorative all’interno delle aree portuali è fuori dagli standard minimi dei riconoscimenti IMCA). Tutto ciò è specificato in una delle circolari dell’IMCA dal titolo “Diver and Diving Supervisor Certification”.

In Italia, la mancanza di una legislazione specifica del settore, ha negli anni creato non pochi problemi di riconoscimento dei titoli Italiani a livello internazionale, che vengono considerati non spendibili nel mondo dell’offshore, se parliamo dell’OTS, che per legislazione vigente (Decreto Ministeriale 02/02/1982 che integra il Decreto del 1979) permette solo l’attività in acque portuali, quindi molto limitativo per il raggio di interesse dell’IMCA. Questo si traduce nella necessità di fare una formazione integrativa per poter avere le competenze ed i titoli necessari richiesti in un cantiere nell’offshore diving.

Anche qui, anche se con parole diverse, e visto la lacuna legislativa, ENI spa, nella lettera HSE/SIC Prot. 16 del 21/05/2008, attualmente in vigore in Italia, dal titolo “Requisiti HSE per i subappaltatori di lavori subacquei”, oltre a vietare le immersioni in libera definisce 3 livelli di attività lavorative in questo settore: il primo per immersioni a profondità fino a -30 metri per le quali è richiesta una stazione di superficie per le immersioni ad aria con pannelli di controllo/erogazione d’aria/comunicazione e casco (linee guida IMCA d 015), questo tipo di immersioni sono equivalenti ai livelli 1 e 2 dell’IDSA e ai livelli di SCUBA e SCUBA e SURFACE dell’HSE-UK, il secondo livello per immersioni a profondità da -30 ai – 50 metri per le quali è richiesto di fornire una stazione per le immersioni ad aria compressa con campana aperta o basket (linee guida Imca D23) equivalente al livello 3 dell’IDSA o al livello SURFACE TOP UP dell’HSE-UK, e nel terzo livello per le immersioni oltre i -50 metri è richiesto un adeguato sistema per le immersioni di alto fondale in saturazione, equivalente al livello 4 dell’IDSA o al livello di Closed Bell dell’HSE-UK.

Le immersioni che vanno dai -30 ai -50 metri , chiamate anche TOP UP, rientrano nel basso fondale e naturalmente l’addestramento è successivo a un corso per OTS, sia come tempi, profondità, tecniche di immersione ed attrezzature utilizzate.

Attualmente CEDIFOP è l’unica scuola in Italia che seguendo rigidamente gli standard previsti dalla didattica IDSA sui tempi di fondo è risuscita dal 2011, ad avere per il percorso di “Operatore Tecnico Subacqueo - Top Up - IDSA level 3” il riconoscimento degli inglesi dell’HSE e rientrare fra quelli previsti dall’IMCA nel documento “Diver and Diving Supervisor Certification”.

Il percorso del CEDIFOP, attualmente è uno dei più rigidi in Europa, con regole molto ferree che prevedono l’obbligatorietà del corso IMCA per Diver Medic e, oltre al corso di 15 giorni fatto a Palermo, anche uno stage di 5 giorni presso la scuola FULL MEMBER IDSA NYD di OSLO, con la quale CEDIFOP ha stilato un protocollo d’intesa che include, tra le altre cose, anche una immersione con l’utilizzo della campana chiusa e TUP come introduzione alle immersioni di alto fondale, anche se questo tipo di immersioni non sono previste nel corso per il TOP UP.
Inoltre la differenza nella preparazione che attualmente troviamo fra le varie scuole per OTS Italiane, fino ad oggi ha penalizzato chi con un titolo da OTS non conseguito presso CEDIFOP, vuole continuare il percorso da noi, perché risulta insufficiente. Mentre l’accesso è immediato per i corsisti che hanno seguito tutto l’addestramento al CEDIFOP e quindi sono in possesso dei requisiti richiesti, solo una piccola percentuale esterna riesce ad accedere in virtù di una serie di esperienze lavorative correttamente timbrate sul Logbook personale. Nella pagina http://www.cedifop.it/offshore/top_up.htm del sito del CEDIFOP, questi standard vengono elencati ed analizzati per tutto il percorso, affinché chiunque possa richiedere l’iscrizione se in possesso dei requisiti di accesso.

L’alternativa in questi casi è frequentare un corso all’estero, presso scuole che hanno standard meno rigidi e percorsi meno controllati, naturalmente non presso una delle 15 scuole full member IDSA che realizzano corsi per il TOP UP, ma presso scuole (vedi Scozia - FW) che propongono corsi senza richiedere i tempi che la didattica IDSA impone, sia come accesso che durante lo svolgimento del corso, senza chiedere un corso IMCA per Diver Medic ma un semplice certificato sportivo e naturalmente facendo un percorso molto limitativo per numero di immersioni e profondità (presso la scuola di FW, il corso per il TOP UP viene realizzato con un max di 7 immersioni ad una profondità max di 21 metri, mentre abilita ad effettuare immersioni lavorative a profondità da -30 a -50 metri - standard internazionali e standard ENI spa). Di conseguenza questa certificazione, facile da ottenere, può andare bene per alcune ditte Italiane che attualmente non hanno obblighi legislativi sul personale da assumere, ma gli operatori subacquei trovano difficoltà di inserimento presso aziende che operano con i massimi standard internazionali o nelle conversioni, ad esempio ACDE (che accetta solo percorsi secondo standard IDSA) obbligatoria per lavorare in America (vedi http://www.acde.us/index.htm).

Per quanto riguarda CEDIFOP, questi sono i video del nostro corso per il TOP UP:
• salto in camera (decompressione ad ossigeno): http://www.youtube.com/watch?v=hDFm4w_LB4Y&feature=youtu.be
A conclusione di tutti i vari adempimenti, queste sono le certificazioni che CEDIFOP rilascia (per il TOP UP)
• Attestato della Regione Sicilia:
• Card IDSA (Cedifop-Palermo/NYD-Oslo): http://www.cedifop.it/corsi_2011/foto/cere_int.jpg
• Certificazione di competenze: http://www.cedifop.it/documenti/ANDREOLI%20M.jpg
• certificazione dell'utilizzo campana aperta-chiusa ecc: http://www.cedifop.it/idsa_2011/top_up/CERAMI_nyd.jpg


 
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