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        PAGARO
        (pagrus pagrus pagrus)
 
          
          
          
            
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            FAMIGLIA | 
            
            
            Sparidi |  
            | 
            
            ORDINE | 
            
            
            Perciformi(Perciformes)
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            CLASSE | 
            
            Osteitti  o 
            
            pesci ossei |  
            | 
            
            PHILUM | 
            
            
            Cordati |  
            | 
            
            SUBPHILUM | 
            
            
            vertebrati |  | 
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        Il genere Pagrus comprende tre specie mediterranee: P. pagrus, 
        P. auriga e P. ehrenbergi.Sono molto simili ai dentici dai quali differiscono principalmente per 
        la dentatura. Infatti, oltre ai denti caniniformi anteriori, hanno 
        posteriormente, sia nella mandibola, che nella mascella, due serie 
        almeno di molari. L'unico carattere che distingue il gen. Sparus (Orata) 
        dal Pagrus è che il primo possiede da tre a quattro file di denti 
        molariformi mentre nel secondo tali file sono soltanto due.
 
        
        Dove vive:
        
        
        Nel 
        Mediterraneo e nell'Atlantico orientale. 
        
        Ambiente:
        
        prevalentemente 
        fondali rocciosi o sabbiosi, da 10-15 m a 200 m. 
        
        Descrizione:
        
        
        
        E' 
        la più comune e morfologicamente rassomiglia sia al dentice che 
        all'orata. Le squame sono più grandi e più forti e nella linea laterale 
        ve ne sono da 55 a 60. Il corpo è ovale compresso con testa robusta a profilo bruscamente 
        discendente e con bocca terminale inferiore. Gote e opercolo sono 
        coperti di squame. Nella mascella superiore vi sono anteriormente 
        diverse file di piccoli denti cardiformi, contornati esternamente da 
        canini più robusti, di cui i quattro anteriori sono più forti e 
        sviluppati; nei lati e posteriormente si osservano invece due file di 
        molari, di cui i centrali più grossi. Nella mandibola dietro una fila 
        esterna e anteriore di sei canini ben evidenti, vi sono due o tre serie 
        di piccoli denti cardiformi che si trasformano posteriormente in due 
        serie di molari di diversa grandezza. Negli esemplari adulti si rileva 
        talvolta una terza fila di piccoli dentini paralleli ai molari. Esiste 
        una sola pinna dorsale la cui parte anteriore è formata da 12 raggi 
        spinosi. Tre spine sono nell'anale, la pettorale è falciforme e la 
        codale forcuta. È di colore rosso violaceo sul dorso. giallo oro 
        verntralmente e lateralmente. Nei giovani dominano più le tinte 
        argentee. Le punte della codale sono bianche e l'orlo centrale 
        dell'incavatura nero. Raggiunge anche i 75 cm.
 
        
        Abitudini:
        
        
        È una specie non molto comune sulle coste italiane. Vive nelle zone 
        litorali in prossimità del fondo, soprattutto dove si accumulano detriti 
        di alghe e di posidonie tra i fondali arenosi e quelli rocciosi. 
        Nell'inverno si allontana dalla costa e si stabilisce sul ciglio della 
        scarpata continentale mentre in estate si avvicina, durante il periodo 
        della riproduzione, ed è reperibile sulle secche a coralline in 
        profondità non inferiori ai 15 metri circa. 
        
        Biologia:
        
        La 
        riproduzione si verifica tra aprile e giugno. 
        Le uova sono pelagiche e gli stadi larvali e postlarvali, planctonici. 
        Gli esemplari da 7 a 10 cm di lunghezza hanno una fascia azzurra tra gli 
        occhi che talvolta si mantiene anche in esemplari un po' più grandi e 
        che li fece ritenere di una specie diversa. 
        Specie carnivora, si ciba di crostacei, molluschi e pesci. 
          
          
            
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      Foto di Gianni Neto 
      
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